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Autoritratti è un progetto di arte partecipativa che chiama in causa inconscio e letteratura. Nel 2018 ho coinvolto 361 detenuti di diverse carceri italiane. A ognuno ho lasciato una pagina dell’Odissea chiedendo di sottolineare, se avesse voluto, delle parole all’interno del testo. Le loro scelte hanno messo in luce brevi frasi di senso compiuto, che danno voce all’inconscio e al vissuto di ognuno attraverso le parole di Omero. Sono autoritratti anonimi fatti di sottolineature e silenzi, in uno scambio di sguardi incrociati tra il testo e il lettore.
Accompagnano il volume un testo di Matteo Nucci e uno di Saverio Verini.
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